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mercoledì 29 maggio 2013

Effetto Monti

Mario Monti
 Non è stato tutto inutile, finalmente si cominciano a vedere gli effetti delle politiche economiche di Monti sull'economia italiana. L'Ue, infatti, ci ritiene più affidabili e decide di chiudere la procedura per deficit eccessivo. Dunque il deficit italiano non supera la soglia del 3% del Pil, secondo quanto stabilito nel trattato di Maastricht. Viene dato ampio risalto a questo straordinario risultato (ilSole24Ore)(laStampa) e, naturalmente, non si omette una delle parti più drammatiche della concessione fatta all'Italia dall'Ue: la riduzione del debito pubblico e le riforme per centrare l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014.

Con straordinario tempismo, però, l'Ocse interviene per rovinare la festa a Letta e alla sua variopinta ciurma. Infatti, l'organizzazione riesce a dare uno sguardo meno strabico ai dati sull'economia nostrana, senza italioti infingimenti, dichiarando che il Pil dell'Italia continuerà a decrescere per tutto il 2013 (laStampa)(Agi). Ma il dato dell'ulteriore peggioramento era già stato pubblicato dall'Istat e ripreso dai giornali (ilMessaggero), a dimostrazione della totale inefficacia dell'azione di Monti sull'economia italiana, che, evidentemente, non era in cima alle preoccupazioni del suo "sobrio" governo.

Se in tutta Europa aumenta la disoccupazione, l'Italia riesce - soprattutto in questo - a stare tra i primi tre, superata solo da Grecia e Spagna, portando al 38,4% il tasso di disoccupazione giovanile (ilSole24Ore)(Agi).

Non basta:
Enrico Letta

Insomma, sono lontani ormai i tempi in cui Monti sosteneva che fossimo ripartiti (ilSole24Ore).

Ora, anche il più sprovveduto non tarderà a chiedersi: se aumentano le tasse, diminuisce la produzione, diminuiscono le esportazioni, aumenta la disoccupazione e aumenta il debito pubblico, come sarà possibile chiudere i conti in pareggio?

La risposta la porta con sé il vento...

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