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martedì 16 luglio 2013

Il peggio è passato!

Per Saccomanni il peggio è passato (vedi), poi corregge il tiro e intravede una possibile ripresa alla fine dell'anno (ansa). Chi non ricorda le celebri parole di Monti dell'anno scorso (vedi)?

Il demenziale ottimismo governativo viene però demolito dalla Confesercenti, la quale stima che entro quest'anno chiuderanno migliaia di negozi, bar, ristoranti, etc. (Rainews24).

Elementare: è la conseguenza del calo dei consumi, che è la conseguenza dell'aumento della disoccupazione: sempre più persone non percepiscono redditi o li percepiscono in maniera saltuaria, e quindi non spendono come prima (ilFattoQuotidiano).

Allo scopo di vendere le scorte, i mercanti si affidano alle promozioni e agli sconti. In questo modo si tengono i prezzi stabili e si evita la "tragedia" dell'inflazione. Occorrerebbe capire bene chi sono le vere vittime dell'inflazione.
Occupazione (Istat)

Si ricorre, sempre più spesso, anche al licenziamento dei dipendenti, con ulteriore aumento della disoccupazione. Una parte sempre maggiore dei redditi delle famiglie italiane viene impiegata per pagare le imposte (Imu, Iva...), così il governo contribuisce a far diminuire i consumi (ma anche il Fmi non vuole che l'Imu sia eliminata (Sole) (Messaggero)). Le tasse locali sono aumentate costantemente negli ultimi venti anni (Corriere).

Enrico Letta
Allora non serve produrre molto! Infatti, il Pil pro capite in Italia è inferiore del 10% alla media Ue (Rainews24) e, a dare man forte, arrivano le iene del rating, che rivedono al ribasso le stime della crescita (Messaggero) (Sole). Vogliamo aggiungere, infine, il record di sofferenza per le banche italiane (Corriere)?

Operando su questi dati, l'Ocse trae qualche conclusione sull'occupazione in Italia (vedi)(Rainews24), et pour cause!

Ma il capo del governo è ancora ottimista, l'Italia non ha bisogno di aiuti (vedi)!



Note aggiornate:
1. Italia tecnicamente insolvibile: debito al 130% del Pil
2. Conti pubblici: De Nardis (Nomisma), vere incertezze sono sul 2014
3. Lagarde: "Le banche centrali non possono continuare per sempre con le misure straordinarie"
4. Tre milioni di dispoccupati
5. Ocse: eurozona fuori dalla crisi ma l'Italia non ha agganciato la ripresa
6. La Bce avverte: Italia a rischio deficit
7. Crollo dell'occupazione giovanile
8. Lavoro: in 3 milioni non lo cercano più
9. Una famiglia su due vive con meno di 2000 euro al mese

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