I beni sono il vero obiettivo dell'usuraio. Di banconote se ne possono stampare a tonnellate, ma la terra ha un'estensione limitata. Chiusi i rubinetti del prestito, si chiede ai debitori di far fronte ai loro impegni, alle loro incaute esposizioni, al loro tenore di vita da spendaccioni. Si chiede loro di essere più saggi, più parchi, più oculati la prossima volta. L'usuraio lo fa, in fondo, per il bene del debitore. Intanto, però, è il momento di rispettare le regole e di rientrare.
Del resto, cosa sono le privatizzazioni se non questo? Uno stato spendaccione deve far fronte ai debiti svendendo i suoi beni. Così ottiene, grazie agli usurai, alcuni importanti risultati:
- ripiana il debito
- si libera da impegni amministrativi troppo gravosi
- elimina i manager pubblici con stipendi e pensioni d'oro
- facilita la concorrenza
- rende i beni prodotti più a buon mercato
Marco Causi |
Una trovata al servizio del debito (privato), allo scopo di facilitare quella transizione di beni (immobili, perché viene ipotecata la casa) dal debitore all'usuraio. Causi è un esperto di economia, non può non sapere quali sono le conseguenze della moltiplicazione del debito privato.
(1) Lo spiegava molto chiaramente Gertrude M. Coogan nel suo celebre testo I creatori di moneta (trad. it. di Fabrizio Sandrelli, Padova, Edizioni di Ar, 1998 vedi).
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