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domenica 15 giugno 2014

I Monti tornano

Talvolta, le linee guida lungo le quali si muovono i gruppi di potere appaiono più nitide al nostro sguardo e sono suscettibili di essere rappresentate sinteticamente in brevi e illuminanti dichiarazioni.

Mario Monti
Si prenda, ad esempio, l'ex dictator Mario Monti - il tecnico nominato senatore a vita dalla sera alla mattina da un solerte Napolitano -, che, in vena di chiarimenti alla platea degli elettori italiani, rimarca la continuità tra la sua linea politica e quella di Renzi (Huffington).

L'avevamo dedotto sin da subito, da quando, cioè, l'eminenza grigia dell'attuale raggruppamento di potere in Italia aveva stabilito che Renzi potesse accedere al governo anche senza consenso elettorale. La continuità Monti-Letta-Renzi è stata evidente in ogni istante in cui questa terna è stata imposta. Essa rappresenta la migliore garanzia di rispetto dei patti che ci recludono dentro l'Unione europea e nell'area monetaria dell'euro.

Olli Rehn

Proprio l'Ue, infatti, al di là delle improvvide dichiarazioni renziane, chiede nuove manovre all'Italia, per rispettare i patti (Reuters). Lo stesso Olli Rehn - Commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari e vicepresidente della Commissione europea - ribadisce che l'Italia deve intensificare i suoi sforzi (RaiNews).






Gli Italiani si stanno sforzando, infatti abbiamo

Per far tornarti i conti, dunque, le privatizzazioni appaiono sempre più necessarie (TGCom24), presentate come il male minore, dal momento che è sempre più difficile abbassare il debito. Si dovrebbe così dare più fiducia agli squali della finanza, ma nonostante questo, S&P smentisce il ministro Padoan (IlFatto).

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